Una riunione fiume. Un’altra. L’ennesima in casa PD. In Campania ormai la guerra è aperta. Tra Mario Casillo, mr 42mila voti e il Presidente della Regione non corre buon sangue. In superficie c’è questo “benedetto” assessorato. Vincenzo De Luca l’ha posta sull’aut aut: o ti dimetti da consigliere regionale e diventi assessore o nulla. Il motivo è quello di far scattare Enza Amato al posto di Casillo. Entrerebbe, così, un’altra pedina del Presidente. Un’altra persona su cui De Luca conta. A quel punto, però, Casillo non avrebbe più le spalle coperte. Con la nomina in Giunta Regionale la paura di un rimpasto sarebbe dietro l’angolo. Dopo tutto i rapporti tra i due non sono buonissimi. Fino a prima del lockdow voci di corridoio parlavano di un Casillo favorevole alla sostituzione di De Luca come canidato alla Presidenza della Regione per il Pd.
E allora cosa fare? Durante la riunione di venerdì pomeriggio si è discusso anche ad una possibile modifica dello Statuo. Cosa vuol dire? Semplice. Il consigliere regionale non si dimette, viene nominato in Giunta e, ove mai dovesse essere rimosso a seguito di un rimpasto o dovesse dimettersi torna a fare il consigliere. E il posto, tenuto in caldo ( in questo caso da Enza Amato) tornerebbe a Casillo. Ci sono già alcune regioni che hanno questo tipo di clausola nello Statuto. Chi lo sa se, anche in Campania, troverà dimora.