Amministrative Napoli, il centrosinistra sceglie il suo candidato sindaco, ma solo per il ballottaggio
Le grandi coalizioni rimandate al ballottaggio. E’ quanto trapela dalle stanze della politica Napoletana: i tempi stringono e non si vede, nel centrosinistra, almeno, una fumata bianca.
Mentre il pm Catello Maresca è pronto ad annunciare la sua candidatura a sindaco per il centro destra ( compreso il simbolo di Fratelli d’Italia e qualche civica), nel centro sinistra sembra essere tutto fermo. Nessuno fa un passo avanti, anzi: a quanto pare i partiti tendono a fare un vero e proprio passo indietro. In poche parole: o come dico io, o niente.
A dimostrare quanto appena detto sarebbero proprio le scelte di alcuni personaggio e partiti: primo tra tutti ad aver annunciato la propria presa di posizione e autoproclamarsi candidato è proprio Antonio Bassolino e a seguire Gennaro Migliore con Italia Viva ( che ha deciso di non coalizzarsi con il M5S, tanto è che a Roma appoggerà Calenda). Vincenzo De Luca a quanto pare, perché dobbiamo sempre usare il condizionale, avrebbe scelto di calare un suo candidato proprio perché non avrebbe alcuna intenzione di scendere a patti “a senso unico” con 5 Stelle e PD. Quest’ultimo partito avrebbe deciso di non svolgere le primarie. Il segretario Metropolitano ha posto il suo diktat: niente primarie, malgrado Letta abbia dato la possibilità di scegliere. Sembra, come anticipato, da Polisnews.it che il candidato sia Roberto Fico, anche se, si tiene presente anche il nome di Gaetano Manfredi che pone, però, troppi paletti per la sua candidatura.
Detto questo tutto sembra andare verso una coalizione al secondo turno per non lasciare il comando alla destra. Un film già visto: nel ’93, quando il popolo fu chiamato a votare, per non dare la città nelle mani della destra ( al tempo candidarono Alessandra Mussolini) si decise di formare una unica coalizione di centro sinistra e appoggiare Antonio Bassolino.