“Nessun dipendente risulta positivo al Covid-19”. Tuona il Direttore Generale dell’Ospedale Evangelico Luciano Cirica attraverso una nota postata sulla pagina ufficiale della struttura su Facebook.
L’errata informazione
Nei giorni scorsi una nota emittente televisiva locale aveva fatto girare la notizia di un contagio da Coronavirus di massa. Quasi il 50% del personale dell’Ospedale era out a causa del virus. Informazione che ha destato scalpore e preoccupazione. I pazienti della Betania, infatti, gettati nello sconforto hanno così minacciato di lasciare la struttura. I medici e il personale hanno cercato, nelle ore successive, quindi, di calmare gli stessi degenti.
La lettera
Nel comunicato stampa lo stesso direttore Cirica fa riferimento al rispetto del protocollo adottato dalla stessa Betania fin da subito.
“Nessun dipendente dell’Ospedale Evangelico Betania risulta positivo al Covid-19”. Il Direttore Generale Luciano Cirica smentisce la notizia circolata nel pomeriggio in seguito ad un servizio dell’emittente televisiva Canale 21, creando molto allarmismo tra i pazienti, i loro familiari e il personale.
“Il nostro Ospedale è stato tra i primi ad applicare il protocollo previsto dall’emergenza sanitaria sin dal verificarsi dei primi casi italiani, adottando le misure di prevenzione, sia sul fronte del personale, dotato dei Dispositivi di Protezione Individuale, sia nelle procedure di rapporto tra dipendenti e con i pazienti, sia sulle infrastrutture. Ad oggi nessuno dei 450 tra dipendenti e collaboratori è risultato positivo al Coronavirus”, aggiunge Cirica.
Già il 30 gennaio 2020, preso atto dell’evolversi della situazione epidemiologica e del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, l’Ospedale ha adottato le procedure previste dal Ministero della Salute e dalla Regione Campania, e istituito un’Unità di crisi presieduta dal Direttore Sanitario il dott. Antonio Sciambra.
Per far fronte al nuovo scenario, peraltro sempre in evoluzione, come previsto dalle Linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, sono state allestite quattro aree di accesso separate all’Ospedale: una di pre-triage per fare da filtro all’accesso al Pronto Soccorso; un’area di prescreening/filtro, per valutare e individuare i pazienti che accedono all’ospedale non da Pronto Soccorso e un’area “Critica” al posto degli ambulatori, attualmente chiusi, per accogliere temporaneamente i pazienti contagiati. Accesso separato anche per il Pronto Soccorso ginecologico, che non ha mai smesso di funzionare, così come tutto il Dipartimento Materno-infantile, attraverso un accesso separato da quello dell’Ospedale ed effettuando comunque una procedura di pre-screening.
È attivato un servizio di assistenza telefonica per le partorienti e per le donne coinvolte nel percorso parto e in video-call per i genitori dei nuovi nati e dei neonati pretermine ospitati nella Terapia Intensiva Neonatale, per ridurre al minimo indispensabile la presenza degli adulti in ospedale, ma allo stesso tempo garantire tutti i servizi e un contatto costante con le donne in gravidanza e i neonati.
Nonostante la situazione di emergenza, tutti i reparti dell’Ospedale hanno continuano a svolgere il loro lavoro regolarmente per le attività di urgenza o indifferibili, come la cura dei pazienti oncologici, cardiopatici, epatici e per la traumatologia, in ottemperanza al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e a quello del Presidente della Regione Campania.
I falsi annunci
Ma non è l’unico falso. In tempi di Coronavirus sono in tanti gli utenti che purtroppo subiscono la pesantezza delle notizie fasulle. In alcuni condomini di Napoli sono stati affissi degli avvisi in cui compare l’intestazione “Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza” con cui si preannunciano controlli nelle abitazioni. Secondo quanto rende noto la Questura di Napoli si tratta di un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo.
La Questura ricorda di non aprire la porta di casa a persone sconosciute e, in caso di dubbi, si invita a contattare subito i numeri di emergenza delle forze dell’ordine.