La Corte dโAssise di Bergamo ha dichiarato inammissibile lโistanza degli avvocati di Massimo Bossetti di conoscere lo stato di conservazione dei reperti del processo per la morte di Yara Gambirasio.
I legali del muratore di Mapello, detenuto al carcere di Bollate, avevano chiesto di conoscere se i campioni di Dna sono custoditi presso lโufficio reperti del tribunale di Bergamo, se questi sono conservati rispettando le linee guida internazionali e se sono state adottate le cautele per evitare il deterioramento dei reperti stessi.
Domande che erano giร state vagliate, nella loro legittimitร , dalla Corte di Cassazione. Il 21 gennaio scorso il presidente della Corte dโAssise di Bergamo, Patrizia Ingrascรฌ, ha dichiarato inammissibili i quesiti.
Massimo Bossetti “si sta cimentando nella scrittura, ha vinto un premio letterario”.
Lo afferma Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, parlando del suo assistito che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata cadavere il 26 febbraio 2011. “Ha partecipato a due concorsi a livello nazionale, ha scritto una poesia che รจ stata valutata da una commissione e se non sbaglio รจ arrivato terzo” dice. “Ho incontrato Bossetti in carcere proprio pochi giorni fa – rimarca ospite della trasmissione ‘Iceberg’ in onda su TeleLombardia – e abbiamo parlato delle attivitร processuali, sta aspettando che venga fissata finalmente questa udienza a Bergamo. Dopo 5 mesi dalla sentenza della Cassazione di annullamento con rinvio a Bergamo non รจ stata ancora fissata l’udienza”
Questa settimana รจ uscito un film sul caso Yara. “Ne abbiamo parlato e non mi ha espresso lโintenzione di volerlo vedere – rimarca il legale -. Non vuole assistere a una celebrazione del pm Letizia Ruggeri. Anche io non sono intenzionato a vedere il film di Marco Tullio Giordana. Ci sono delle gravi inesattezze, รจ un film che mette in secondo piano la povera vittima. Esalta, forse secondo uno stile un po’ vecchio, il lavoro del pubblico ministero. Ritengo non sia assolutamente rispondente alla realtร , enfatizza solo una parte. Noi non siamo mai stati interpellati, giustamente perchรฉ ognuno puรฒ produrre il film nel modo che ritiene piรน opportuno, ma se si vuole fare un documento che si avvicini alla storia che sia un documento storico, secondo me deve informarsi e sentire anche la difesa”.