Pronti al coprifuoco dalle 22. Chiusura delle scuole superiori, dei cinema e centri estetici. Gli ultimi dati hanno destato preoccupazione negli esperti. Da giorni però Giuseppe Conte ha ripetuto di non voler e poter chiudere tutto. Un altro lockdown sarebbe sicuramente troppo rischioso. A quanto pare, da indiscrezioni, il Premier dopo essersi confrontato con scienziati e virologi sembra abbia cambiato idea e virare, quindi, su misure più restrittive per contenere quanto più possibile il contagio. «Il coprifuoco è una cosa molto probabile», ammettono a Palazzo Chigi, dove stanno arrivando molte pressioni dai cittadini per fermare quel che resta della «movida». Da qui a domani, quando si riunirà il Consiglio dei ministri, un nuovo provvedimento potrebbe imporre a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare le saracinesche alle 21 o alle 22, con controlli rafforzati e multe per chi non rispetta le regole.
Franceschini: «Chiesto a Conte vertice per nuove misure»
Considerati i nuovi numeri dell’epidemia, il capodelegazione del Pd al governo, il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini, ha chiesto al presidente del Conte, un vertice di maggioranza dedicato a nuove misure nazionali da adottare per contenere la diffusione del coronavirus, d’intesa con le Regioni: «Ho chiesto ieri al presidente Conte una riunione per decidere senza indugio nuove misure nazionali per contenere il contagio, ovviamente d’intesa con le Regioni».
Scontro sulla scuola
Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolino ha ribadito più volte che la chiusura delle scuole sarebbe un grave errore. Nella giornata di giovedì, infatti, ha tuonato sui social contro il Governatore della Campania Vincenzo De Luca che, con l’ordinanza numero 79, ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Nicola Zingaretti ha postasto, invece, sui social la propria vicinanza al collega De Luca che “ha fatto solo gli interessi della popolazione”. Chiara, dunque, la posizione del Partito Democratico sulla chiusura, almeno parziale, delle scuole.