E’ il tardo pomeriggio del 30 dicembre 2019, quando nel suo ufficio di Santa Lucia, Vincenzo De Luca raduna i suoi fedelissimi: Bruno Cesario, Nello Mastursi (sta lavorando alle liste) e alcuni consiglieri regionali.
Da qualche ora, il Rettore della Federico II Napoli Gaetano Manfredi è stato nominato ministro dell’Università. Si rincorrono voci. Indiscrezioni stampa sull’ipotesi di un accordo tra Pd e Cinque stelle per far fuori (alle prossime elezioni regionali) il governatore uscente della Campania.
De Luca rassicura tutti: “Non vi fermate. Continuate il lavoro sulle liste. Ho una promessa di Nicola Zingaretti (ai tempi delle primarie), sarò io il candidato del Pd in Campania”. E poi un invito: “Non leggete le interviste di Sarracino (segretario provinciale del Pd) o di Gennaro Migliore. Parlano tanto per….”
Per De Luca non ci sono dubbi: “Decide Zingaretti. E Nicola mi ha dato la sua parola: Sarò io il candidato”.
Poi il discorso scivola sui Cinque stelle. Anche sull’ipotesi di un accordo tra Pd-Cinque stelle, De Luca è ottimista: “Alla fine Valeria Ciarambino si accoda. State tranquilli. Basterà l’offerta di un assessorato”.
E leggendo le dichiarazioni (ultime) del capogruppo grillino in Regione, De Luca aveva visto giusto. I Cinque stelle sono in ritirata. Non attaccano più la giunta uscente. Ma l’opposizione in Regione del centrodestra. Cambio di strategia? O accordo quasi raggiunto?