Sono in pieno svolgimento e per ora non escludono alcuna pista le indagini sulla morte di Grazia Severino, 24 anni, studentessa universitaria di Pompei deceduta per gravi ferite d’arma da taglio all’addome e sul cui corpo sono state trovate tracce riconducibili a una aggressione di tipo sessuale. La giovane è stata soccorsa nell’area box auto di un condominio di via Carlo Alberto, prima traversa, ma viveva ad alcune centinaia di metri di distanza, in via Plinio, ai confini con Torre Annunziata.
La frattura di entrambe le caviglie, riscontrata dai medici, sarebbe dovuta ad una caduta dal quarto piano dello stabile dove poi il corpo è stato trovato. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla procura di Torre Annunziata, pm Antonio Barba.
I carabinieri della compagnia di Torre Annunziata hanno avviato le indagini agli ordini del maggiore Simone Rinaldi. Sono state ascoltate decine di persone. Qualcuno ha visto Grazia vagare in quella traversa di via Carlo Alberto «in stato confusionale», prima di trovare il portone del terzo palazzo sulla destra aperto.
Lì ha raggiunto il quarto piano, dove poi è stata ritrovata la sua borsa e il finestrone aperto. All’interno c’erano gli oggetti personali e un paio di forbici comprate ieri mattina. Pochi minuti prima alcuni negozianti l’avevano vista passeggiare in zona. In quei minuti non si sa cosa sia accaduto. Non si sa se abbia incontrato qualcuno. E soprattutto non si sa perché sia arrivata in quell’anonimo palazzo a circa cinquecento metri da casa sua. Qualche minuto dopo, Grazia è stata ritrovata agonizzante a terra, nella zona dei garage. Non c’erano tracce di sangue a terra, aveva tre segni sulla pancia, forse procurati con quelle forbici.
Giallo a Pompei, le ultime ore di Grazia: dalle forbici al perché fosse in quel palazzo
Aveva frequentato il liceo Pascal di Pompei, dove aveva lasciato un ottimo ricordo tra gli insegnanti, tutti increduli per quanto accaduto. Da un paio di mesi, però, i familiari hanno spiegato che Grazia aveva interrotto le cure. Per questo è stata ascoltata in serata anche la psichiatra che la conosceva bene e che l’aveva incontrata proprio ieri mattina, trovandola molto turbata.
Nei primi istanti dopo i primi soccorsi, però, l’allarme partito dai sanitari raccontava uno scenario agghiacciante: una ragazzina accoltellata e forse vittima di violenza. Invece, forse Grazia aveva preso una tragica decisione. L’ipotesi, però, sarà fugata solo dall’autopsia, che la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Pierpaolo Filippelli, sostituto Antonio Barba) disporrà nelle prossime ore. Il medico legale ha eseguito un primo esame esterno della salma nella tarda serata di ieri.