La morte di Liliana Resinovich potrebbe risalire al giorno in cui la donna รจ scomparsa dalla sua abitazione, il 14 dicembre.
A quanto si apprende, le condizioni in cui รจ stato ritrovato il cadavere, il 5 gennaio, sarebbero compatibili con una morte avvenuta diversi giorni prima.
Il cadavere รจ stato trovato tra la vegetazione del parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni – non lontano dall’abitazione che Resinovich divideva con il marito, Sebastiano Visintin – infilato in due sacchi neri a formarne uno. La testa era avvolta in due sacchetti di plastica trasparenti.
Lo stato in cui รจ stato trovato, viste anche le condizioni meteo del periodo invernale e una relativa protezione data dai sacchi neri, potrebbe essere compatibile con una morte avvenuta una ventina di giorni prima.
Proseguono intanto le indagini condotte dalla Squadra mobile e coordinate dalla Procura, in attesa degli esiti degli esami tossicologici. Non รจ stata esclusa l’ipotesi di un suicidio.
Secondo quanto riferito dal Procuratore Capo Antonio De Nicolo e poi riportato sul quotidiano locale, รจ emersa unโulteriore prova che il corpo rinvenuto presso lโarea boschiva dellโEx Ospedale Psichiatrico giuliano sia quello di Liliana Resinovich, ossia una ripresa video eseguita dalla telecamere di un autobus di linea il quale, nella mattina del 14 Dicembre, avrebbe ripreso la 63enne camminare per strada nel Rione di San Giovanni. In ogni caso, per ragioni di assoluta riservatezza, il magistrato non ha fornito ulteriori dettagli in merito alla vicenda.
Tuttavia, nella mattinata di ieri, nellโambito dellโinaugurazione dellโanno giudiziario, De Nicolo, in merito alla vicenda, aveva dichiarato che maggiori spiegazioni circa le indagini saranno rese note โnon appena i dati tecnici saranno disponibili, dopo esserci fatti noi le idee chiare. Gli accertamenti tecnici dovrebbero essere come sempre la regola prima di parlareโ.
Infine, De Nicolo, ha voluto ricordare la sua volontร di mantenere ordine nellโambito delle indagini e di non creare caos con teorie al limite dellโimmaginazione promosse dai media. โLe idee chiare ci sono sempre โ ha puntualizzato il magistrato โ ma non posso trascinare la Procura della Repubblica o le Forze dellโOrdine in una competizione con giallisti, tuttologi e vari personaggi che vogliono dire la loro.
Eโ giusto che lโopinione possa esercitarsi a chiedersi cosa รจ accaduto; noi abbiamo il dovere del riserbo fino a quando non sappiamo veramente cosa รจ accaduto. Aspettiamo fiduciosi esiti tecnici per poter orientare i successivi nostri accertamentiโ โ ha concluso. ( da Triesteallnews.it)