Giornata di campionato caratterizzata dallo striscione esposto allโesterno del Bentegodi, striscione con il quale i tifosi veronesi invitavano Russi ed Ucraini a disintegrare con i missili la cittร di Napoli. Episodio grave ma di certo non il primo. Non cโรจ a mia memoria un motivo puntuale che abbia scatenato lโodio verso i napoletani, ma probabilmente un primo episodio relativo al passaggio di Dirceu dal Verona al Napoli. In quella occasione i tifosi veronesi cantarono โDirceu non sei piรน straniero Napoli ti ha accolto nel continente neroโ.
Correva lโanno 1983 e la Liga Veneta, la madre della Lega Nord, si allargava in tutto il Veneto, facendo del razzismo la propria bandiera.
Ideologia che aveva radici ben piรน profonde e solide nella societร veneta, a partire dal Fronte Nazionale di Franco Freda a Ordine Nuovo alla Banda Ludwig e tanto altro ancora. Tutte allegre brigate accomunate dal saluto romano e da un patriottismo da operette, caratteristiche che ancora oggi riuniscono certe frange di tifosi veronesi, forse le piรน violente di Italia.
E del resto questi signori si sono esibiti anche a Nord: uno su tutti il saccheggio di Brescia nel 1986. Confinare tutto questo al mondo del calcio รจ lettura ipocrita รจ strumentale, dal momento che una questione veneta esiste ed รจ in ottima salute: lo striscione becero e pittoresco e ben poca cosa rispetto a svastiche e passo dellโoca. E in un quadro del genere appare ancor piรน fastidioso il moralismo di circostanza di certi giornalisti di certe testate televisive. Perchรฉ non cโรจ un solo tifoso del Napoli che non provi fastidio nellโascoltare su Sky o su DAZN le telecronache delle partite della propria squadra la piaggeria per non dire la compiacenza di tanti commentatori e giornalisti.
Ma tutti questi opinionisti dโoccasione dove mai erano quando la Lega squalificava Koulibaly, espulso al Meazza perchรฉ colpevole di aver applaudito un arbitro che x 90 minuti aveva consentito ai tifosi interisti di dire ogni genere di volgaritร sul colore della pelle del senegalese? Era il dicembre 2018 e solo pochi mesi prima lโAIA bruciava la carriera di un arbitro reo di aver sospeso Sampdoria-Napoli come da regolamento per cori razzisti. Quell’arbitro, Claudio Gavillucci, ha avuto una dignitosissima carriera in Inghilterra perchรฉ in Italia si puรฒ parlare di antirazzismo ma guai a portarlo nei palazzi che contano.
A tutti costoro non resta che dedicare le parole del poeta: โVenite portaborse, ruffiani e mezze calze. feroci conduttori di trasmissioni false. Che avete spesso fatto del qualunquismo unโarteโ.
E ai veronesi non ci provate manco a cercare uno slogan che sia a livello di โGiulietta รจ una zoccolaโ: per queste cose ci vuole classe!