Politica

Martusciello “pugnala” Caldoro, Beneduce abbandona la nave, Cesaro allo sbando. Forza Italia verso il commissariamento

Forza Italia alla deriva. Ma non è una novità. Il partito di Silvio Berlusconi sta pian pianino affondando in Campania. L’accordo per le regionali 2020, sulla scelta del candidato, c’è ancora. Il nome deve venire dagli elenchi di Forza Italia, ma il partito è ormai quasi morto. C’è chi aspetta solo la lenta fine, forse, prima delle elezioni di ottobre.

C’è punta il dito contro la gestione. Voci di palazzo parlerebbero di un possibile commissariamento del partito Campano. Le parole del Consigliere Regionale Flora Beneduce pesano ancora: “Un partito che sul piano regionale assume “decisioni senza il minimo confronto preventivo, con una gestione sempre più lontana dalle richieste dei territori, la mortificazione costante di qualsiasi iniziativa politica, sono tutti elementi che mi hanno indotto a lasciare Forza Italia. Non sono la prima e non sarò l`ultima, stiamo assistendo a un vero smottamento”. E poi, l’aver palesato il suo appoggio a De Luca hanno destato imbarazzo nei vertiti del partito.

Ma ciò che rende il tutto più triste per gli attivisti ( quelli che sono rimasti) è l’enorme vuoto che c’è attorno al nome del candidato alle Regionali. Tanti nomi, ma nulla di che. Anzi. In un primo momento si pensava che fosse quello di Stefano Caldoro, ma chi ci ha mai creduto veramente. O meglio, quanti militanti e attivisti lo volevano veramente. Il giorno in cui è stato presentato nella sede di Piazza Borsa mancavano tanti big, a circondare l’ex Presidentee c’erano il suo più grande sponsor Armando Cesaro, il coordinatore De Siano e Fulvio Martusciello. Una specie di cerchio magico che di magico non ha nulla. C’è chi scommette che proprio Fulvio Martusciello è stato uno dei primi a non credere alla candidatura dell’ex governatore e  ha sempre puntato tutto sul fratello Antonio, prima ancora di ufficializzare il nome dell’ex governatore.