Cronaca

Omicidio Chiara, il papà della ragazza: “Lo conosco, non vede alcun demone”

Il papà di Chiara Gualzetti non vuole giustificazioni né alibi. L’omicidio di Monteveglio, nel bolognese, di Chiara non può avere scusanti. A chiederlo è un padre che ha perso la figlia di sedici anni per mano di un amico che anche Vincenzo, il padre di Chiara, conosceva.

«Conosco l’assassino di mia figlia e non ha demoni. Lo conosco il ragazzo, perché ha fatto uno stage con me come elettricista e non ha mai dimostrato quei demoni che racconta di avere. Forse sarà uno dei primi alibi che sta cercando di crearsi. Io non vorrei che mia figlia fosse morta per niente e che non abbia giustizia».

Vincenzo Gualzetti, padre della ragazza uccisa a coltellate da un coetaneo vicino all’abbazia di Monteveglio (Bologna), spera che il minore fermato con l’accusa di omicidio premeditato paghi per quello che ha fatto. Non vuole sconti di pena per dei demoni di cui, lui che ci ha lavorato insieme, non ha mai visto traccia o sentore.

 

La paura è che il ragazzo, dopo la perizia psichiatrica che la procura per i minorenni di Bologna potrebbe richiedere, sia riconosciuto incapace di intendere e volere. In quel caso potrebbe non essere processato e tornare libero dopo non molto tempo. Condannando la famiglia di Chiara a soffrire un’altra volta per la morte di una figlia che non ha avuto giustizia.