PRESENTATO ALLA FELTRINELLI DI NAPOLI โLโIDOLO INFRANTO-CHI HA INCASTRATO MARADONA?โ
Eโ stato presentato ieri sera alla โFeltrinelliโ di piazza dei Martiri, a Napoli, il libro di Marcello Altamura โLโidolo infranto – chi ha incastrato Maradona?โ (edizioni Ponte alle Grazie, 190 pagine, 14 euro). Un incontro che ha avuto un ottimo successo, con circa 100 persone presenti tra appassionati, tifosi e giornalisti, per discutere degli ultimi giorni di Diego a Napoli e per rispondere alla domanda che il volume si pone (e a cui fornisce risposte esaurienti) โChi ha incastrato Maradona?โ.
Alla presentazione, oltre allโautore, erano presenti firme storiche del giornalismo napoletano e italiano, testimoni diretti dellโepopea โmaradonianaโ nel capoluogo campano. Da Antonio Corbo a Franco Esposito, da Francesco Marolda a Gianfranco Lucariello. Lโeditorialista di Repubblica, Corbo, ha ripercorso i giorni in cui, da Del Gaudio al viaggio in Canada, si รจ materializzato il sogno di vedere Diego in maglia azzurra. ยซAvemmo unโimbeccata da Carlo Del Gaudio, dirigente sportivo tra i piรน importanti mai avuti in Italia, napoletano, e Maradona capรฌ che Napoli poteva rappresentare la sua casa futura. Nel libro di Marcello, poi, รจ descritto benissimo lโultimo giorno da calciatore a Napoli, in quel marzo del 1991, in cui al controllo antidoping tante cose andarono in modo strano, insolitoยป. Francesco Marolda, citato piรน volte nel libro, ha ricordato di essere stato โpurtroppoโ lโultimo giornalista a intervistare il campione argentino prima della morte. E, in tal senso, forzando il tema del libro, si รจ chiesto: ยซChi ha ucciso Maradona? Perchรฉ il calcio italiano, come Altamura nel volume racconta bene, con scrittura giornalistica che assume il ritmo e la scorrevolezza di un thriller, lo ha scaricato, ma molti amici o presunti tali, lo hanno tradito. E lโassassinio, calcistico, di Diego รจ iniziato in quel 1991. Ecco perchรฉ penso che se fosse andato al Marsiglia forse avrebbe avuto una opportunitร diversa per provare a uscire prima dalla droga ed avere una vita meno complicata. Eโ stato spremuto come una โmacchina da soldiโ da tutti, pochi gli hanno voluto bene senza interessiยป.
Franco Esposito, decano dei giornalisti e scrittore, ha ricordato i primi anni di Diego a Napoli, poi, non senza commozione, ha espresso rabbia per come รจ morto. ยซPurtroppo Maradona ha incastrato se stesso, scegliendo spesso collaboratori sbagliati e avendo pochi aiuti. Come negli ultimi mesi di vita: assurdo che un campione di quella levatura, un personaggio cosรฌ importante, il piรน grande calciatore di sempre, sia andato a vivere in una casa fatiscente, senza servizi adeguati per un degente. Triste che sia morto in solitudine, non lo meritavaยป. Infine Gianfranco Lucariello ha ricordato i primordi della trattativa che portรฒ Diego in azzurro. ยซIl manager ci confidรฒ allora questa possibilitร e noi eravamo sicuri che stesse scherzando. Invece Maradona รจ arrivato. Eโ stato sfruttato, poco capito, e nel libro si mettono in luce diversi nodi legati agli esami antidoping del 1991. Cโera un uomo, Diego, sensibile, generoso e disponibile con tutti, e poi cโera il personaggio Maradona, che si doveva dare un tono diverso per indossare una corazza per difendersi dalle incredibili pressioni che subiva. Ma lui era fiero di essere il capitano del Napoli e di rappresentare nel mondo la nostra cittร ยป.
Marcello Altamura ha svelato la genesi del libro, i suoi incontri in conferenza con Maradona, le testimonianze inedite che rendono il quadro del suo addio da Napoli molto meno nebuloso e molto piรน chiaro. Molto emozionanti alcuni estratti, con le dichiarazioni di Maradona in tre fasi diversi della sua vita calcistica, lette con trasporto dallโattore, regista e drammaturgo Giovanni Meola.
Presenti anche altri giornalisti, tra cui Pierpaolo Petino, Vincenzo Imperatore e Paolo Trapani e lโattore Carlo Maria Todini