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Terremoto politico in Campania, scattano gli arresti per il vicepresidente della Provincia di Caserta

Corruzioni ed estorsioni per l’assegnazione di cappelle e loculi nel cimitero di Santa Maria a Vico (Caserta): blitz della guardia di finanza con 6 arresti, fra cui il vicepresidente della provincia di Caserta, Pasquale Crisci. Questa mattina il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha coordinato l’esecuzione da parte della Compagnia di Marcianise di un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 soggetti, fra cui Crisci, esponente dei ‘Moderati’ e consigliere comunale di minoranza a S. Maria a Vico, accusati, a vario titolo, in concorso tra loro, dei reati di estorsione e corruzione aggravati dal metodo mafioso. Le attivitร  investigative avrebbero accertato che, tramite la forza intimidatrice del clan, uno dei soggetti, aveva ottenuto l’assegnazione di una cappella gentilizia del valore di 44mila euro estorta al titolare della societร  sggiudicatrice dei lavori di ampliamento del cimitero di Santa Maria a Vico. La struttura, attraverso l’intervento presso lo stesso imprenditore di un altro soggetto, pure lui attinto da misura cautelare, e la compiacenza di un impiegato comunale e di un consigliere comunale, veniva successivamente assegnata, sulla base di documentazione artatamente prodotta, ad altro soggetto, in cambio di un corrispettivo in denaro. I finanzieri, nell’ambito dell’operazione, hanno accertato l’illecita compravendita di cappelle e loculi ubicati nel cimitero di S. Maria a Vico che vedevano il coinvolgimento anche dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali e di un altro soggetto coinvolto, quest’ultimo risultato intestatario di ben 16 loculi.